Fino al XVIII sec a fronte di una organizzazione sociale molto piramidale la produzione era legata alla forza uomo, al supporto della forza animale con l'ausilio di qualche mezzo meccanico. Non era un mondo romantico: era una vita dura con molte precarietà e molte incertezze. La vita media non era molto lunga e solo pochi avventurosi potevano conoscere il mondo oltre il proprio orizzonte fisico.
Come era il mondo ? dominavano diseguaglianze, potere, baronie, condizioni di estrema indigenza per gran parte della popolazione.
Dal XVIII sec le rivoluzioni industriali (vapore, eletticità ed informatica) hanno profondamente modificato l'organizzazione sociale generando grandi vantaggi ma anche nuovi problemi. A fronre di un miglioramento delle condizioni di vita (almeno in una parte del mondo) sono continuate le diseguaglianze, le prevaricazioni, i condizionamenti anche se con altra forma. Ed il potere rimane nelle mani del potere economico
Il modello di sviluppo prevalente di stampo capitalistico è caratterizzato dalla presenza di poche potenze egemoniche che tendono a monopolizzare lo sfruttamento di beni primari (fonti energetiche, approviggionamento idrico, materie prime, controllo dei mercati) per garantirsi la supremazia economica e politica.
Il superamento di questo approccio richiederebbe un nuovo modello di sviluppo, un cambiamento radicale dell'attuale impianto socio - economico ma il possibile processo di trasformazione sarà lungo, sarà caratterizzato da molte contraddizioni e non può essere "indolore"
Nel mondo ci sono molte forze che propongono modelli innovativi improntati ai principi di uguaglianza , rispetto reciproco e dell'ambiente, ma questi sforzi
richiederebbero cooperazione e non competizione. Le nazioni ma anche diversi gruppi sembrano più in concorrenza che non cooperativi (interessi economici, corporativismi nazionali, potere delle multinazionali). Lo smarrimento venuto alla luce negli anni 20 di questo secolo rendono la situazione socio economica molto fluida ed alla ricerca di nuovi equilibri. Saranno utili le iniziative di enti, organizzazioni, studi accademici, gruppi di volontari, ma servirebbe un cambiamento corale...
Da dove ri-partrire:
Democrazia: la politica dovrebbe governare con lungimiranza ogni innovazione e governarne gli effetti negativi, non essere un corpo rigido e dogmatico, basare le scelte sulla trasparenza, visibilità, verificabilità dei comportamenti e supportare i fatti con dati e prove. Non è priva di problemi ed errori, è faticosa perchè richiede discutere, capirsi e trovare soluzioni. Necessita che si padroneggino gli strumenti cognitivi necessari per selezionare, elaborare connettere. Ogni altra soluzione di governo e gestione della cosa pubblica è una delega verso poteri autoritari (autocrazia, teocrazia, dittatura, assolutismo , ...). Utopia ?
Europa: l'idea di una entità europea autonoma, autorevole, capace di proporre soluzioni sociali ed economiche mirate al benessere ed alla condivisione (salute, istruzione, benessere diffuso, giustizia sociale ed ambientale) rappresenta un progetto che deve esere attualizzato nella sua originale idea utopica del "Manifesto di Ventotene". Possibile uscire dalla confusione del tempo presente ?
I possibili modelli oggi proposti: LINEARE - CIRCOLARE -
SOSTENIBILE [Economia, Equità, Ambiente ed Etica] -
Esiste una
terza via oltre il liberismo ed il protezionismo che porti giustizia sociale e pari opportunità?
Forum disegnagliaxze e diversità Missione: Disegnare politiche pubbliche ed azioni collettive che riducano le diseguaglianze, aumentino la giustizia sociale, favoriscano il pieno sviluppo di ognii persona e costruire consenso ed impegno su di esse
il manifesto di Ventotene 1943) L'utopia di una Europa libera ed unita.
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